ILDIABETE una pandemia silenziosa e dilagante. I numeri purtroppo sono noti, ma è sempre bene ricordarli: nel mondo ne sono colpite oltre 440 milioni di persone, in Italia il 6% che arriva al 20% negli ultrasettantacinquenni. Dati che sono davvero preoccupanti, anche perché il livello di crescita negli anni è esponenziale.
L’AILD, Associazione Italiana Lions per il Diabete è stata fondata oltre 30 anni fa a Perugia da Aldo Villani, un Socio Lions che ha sempre avuto a cuore questa causa e che è stato, tra l’altro, colui che insieme al luminare professor Paolo Brunetti ha portato in Italia il primo pancreas artificiale, donandolo all’Istituto di Patologia Medica dell’Università di Perugia.
L’Associazione ha avuto da sempre come sua “mission” sia lo studio ed il finanziamento delle ricerca scientifica per la cura del diabete attraverso borse di studio, sia ogni possibile azione volta alla prevenzione.
Negli ultimi anni il Presidente dottor Mauro Andretta e tutto il Consiglio Direttivo dell’AILD hanno voluto sempre più rivolgere le loro azioni, non tanto alla malattia, ma soprattutto alle “persone con diabete”. Sono loro il principale “centro di attenzione”. Pertanto, l’Associazione non desidera limitarsi alla ricerca scientifica, alla prevenzione, ma farsi portavoce di tutte le istanze, anche presso le Istituzioni, che possano migliorare la “VITA” delle persone colpite da questa subdola malattia, migliorarla a 360 gradi: nel mondo del lavoro, con il riconoscimento delle limitazioni che tale patologia comporta, nella vita sociale con progetti di coinvolgimento del malato ed ogni supporto che agevoli la loro quotidianità,
L’AILD, pertanto, ha pensato anche alla sfera interiore deldel diabetico, alla sua Fede in Dio, per chi è credente, alla sua anima, ritenendo che la Fede e la Scienza possano essere considerate complementari, la prima perché tocca la condizione più intima dell’uomo, la seconda spiega il motivo della propria condizione fisica, utilizzando il “ sapere” che, per fortuna, è in continua evoluzione. Anche PAPA FRANCESCO durante il suo ultimo incontro con scienziati, esperti e leader religiosi, ha rimarcato l’importanza della connessione tra i progressi della scienza e l’aspetto interiore delle persone e che “ …tutto è collegato nel mondo, tutto è intimamente connesso, la Scienza e la Fede, l’Uomo e il Creato. Bisogna perciò adottare comportamenti e azioni modellate sulla interdipendenza e la corresponsabilità e soprattutto sul reciproco rispetto…..”
Ecco perché l’AILD, prendendo spunto da un’idea di Damiano Iulio, attivista dei diritti di persone con diabete e grande sostenitore dell’Associazione, ha voluto pensare anche all’aspetto più intimo della persona affetta da questa malattia: una preghiera “dedicata”, scritta poi da Cecilia Villani, Segretario Nazionale AILD. Una preghiera che non vuole essere un rimarcare troppo le difficoltà della malattia , difficoltà che nessuno mai potrebbe sottovalutare, , ma una richiesta a Dio di sostegno per sé e per chi gli vive accanto e, in ogni caso, un inno alla vita che è un “dono”, a prescindere, che si intende vivere con quanta più serenità possibile.
Uno dei desideri più grandi che ora l’AILD ha, unitamente a Damiano Iulio, è quello di portare la preghiera all’attenzione di Papa Francesco per la sua benedizione.